ATTIVITÀ EDUCATIVA

U4: CREENDER – Il grande dibattito

 

 

 

 

 

AMBITI TRATTATI:

Responding, Understanding

COMPONENTI DI APPRENDIMENTO SOCIO EMOTIVO (IN INGLESE SEL):

Relationship skills, Self-awareness, Social awareness

ETÀ:

Ages 11-13, Ages 14-18

PANORAMICA

Durata: 60 minuti

Obiettivi Formativi: i partecipanti impareranno a…

  • Considerare i motivi che sottendono ai diversi comportamenti online
  • Valutare i problemi ed i rischi legati alla libertà di espressione online e alla privacy

Parole chiave: colpevolizzazione della vittima, diritti, privacy, libertà di espressione, trolling (insultare online), aggredire, protezione, aspettative, responsabilità

Strumenti: Google Slide

Domande chiave:

  • Siamo tutti trattati nello stesso modo online? Perché?
  • Godiamo tutti del diritto alla…
    • …privacy?
    • …libertà di espressione?
    • …protezione da danni?
  • Si mettono più a rischio le persone che condividono le loro foto pubblicamente? 
    • Perché?
    • Se sì, che rischi possono correre?
  • Le persone dovrebbero aspettarsi reazioni negative alle loro foto se le postano online?
    • É giusto secondo te?
    • Ci sono dei casi in cui queste reazioni negative sono “meritate”?
    • Vale lo stesso per i personaggi pubblici/famosi (celebrità, politici, influencer, etc.)?
  • Ci sono abbastanza leggi che affrontano il fenomeno del cyberbullismo?
  • L’industria della tecnologia fa abbastanza per proteggere i propri utenti dal cyberbullismo?
  • Cosa può fare ciascuno per proteggersi dal cyberbullismo, da aggressioni ed odio perpetrati online?
    • Strategie comportamentali
    • Strategie tecniche
    • Strategie per chiedere supporto e aiuto

Lo strumento digitale che accompagna questa attività sarà fruibile dal mese di agosto 2022 in poi.
Per ulteriori informazioni si prega di vedere il video disponibile sulla piattaforma del progetto.

Scarica la presentazione PowerPoint dell’attività
Introduzione (10 minuti)

Introduciamo l’argomento

Spiegate agli studenti che questa sessione avrà la forma di un dibattito sui concetti di libertà di espressione (libertà di parola) e di privacy in relazione al cyberbullismo, e se trattare qualcuno in modo negativo in base a ciò che condivide online, sia mai giustificabile.

Introducete l’argomento/questione da dibattere:

“Se non vuoi che le persone lascino commenti cattivi sotto le tue foto, allora non dovresti postarle online”.

Come classe/gruppo, date ai partecipanti due minuti per pensare individualmente che tipo di parole e insulti un bullo potrebbe usare. Dovrebbero scriverle su un pezzo di carta. Chiedete poi di analizzare le parole e valutare se possono essere raggruppate in base ad un qualche criterio (ad esempio, parole/frasi negative sulla razza, il genere, l’identità sessuale, parole/frasi negative sull’aspetto di una persona, insulti diretti a persone/cose apprezzate da un’altra persona).

Chiedete ai ragazzi/e di NON condividere le parole/frasi con nessuno: potrebbero essere offensive per qualcuno.

Date loro qualche minuto per discutere brevemente sull’affermazione proposta e condividete qualche prima impressione.

Attività (40 minuti)

Gestire il dibattito

Spiegate ai partecipanti che si divideranno in due squadre i “Favorevoli”, e i “Contrari”. Formate le squadre attraverso una selezione casuale (ad esempio scorrendo i ragazzi e nominandoli velocemente “A” e “B”, e creando poi la squadra A e la squadra B), 

Ogni squadra ha 10 minuti per preparare una propria argomentazione (e qualsiasi prova a suo sostegno). Devono anche selezionare da 1 a 3 membri che faranno da portavoce per il gruppo nel dibattito. I partecipanti potrebbero condurre una ricerca su statistiche, citazioni o altre informazioni per rafforzare la loro argomentazione.

Come spunto iniziale, possono usare per esempio il portale web “Un internet migliore per i bambini” (in inglese Better Internet for Kids portal) per vedere le statistiche dei punti di attenzione sulla sicurezza online, rilevati attraverso i numeri verdi nazionali. Potreste anche mostrare agli studenti le statistiche sul cyberbullismo di cui siete a conoscenza, relativamente alla situazione nel vostro Paese.

Se necessario, i seguenti temi possono essere condivisi con i gruppi per guidare il lavoro:

Favorevoli

Contrari

  • Bisognerebbe aspettarsi dei commenti negativi?
  • Si tratta di libertà di espressione?
  • È mai giustificabile questo comportamento?
  • Si tratta di una scelta personale?
  • Esiste la privacy online?
  • Le aspettative sui commenti negativi sono le stesse per tutti i gruppi di persone (giovani, adulti, uomini, donne, celebrità…)?
  • Come ci si può proteggere da questi comportamenti?
  • È giustificato questo comportamento?
  • Quali sono i rischi di condividere immagini online?
  • Chi è responsabile di questo comportamento?
  • Ci dovrebbero essere norme più severe?
  • L’industria dei social dovrebbe fare di più?
  • La privacy e la sicurezza online sono più importanti del diritto alla libertà di espressione?
  • Come ci si può proteggere da questi comportamenti?

 

Una volta che gli studenti si sono preparati, il dibattito può iniziare. 

In base al tempo a disposizione, potrete limitare la durata dell’intervento che ogni studente ha per presentare il proprio argomento. 

Potete anche stabilire che la parte “avversaria” possa rispondere dopo ogni singolo intervento.

Si auspica che il dibattito evidenzi alcuni dei seguenti punti chiave:

  • Esistono sempre dei rischi nel momento in cui si condividono delle immagini online.
  • Le comunicazioni pubbliche e private online comportano rischi diversi.
  • Non è mai giusto incolpare il bersaglio/vittima del cyberbullismo per il comportamento che subisce.
  • La privacy è una scelta personale, ma l’aspettativa generale dovrebbe sempre essere che chiunque possa scegliere di esprimersi e “poter avere una voce” online.
  • Mettere in atto dei comportamenti di cyberbullismo può infrangere o meno la legge.
  • Le celebrità e altri personaggi pubblici a volte ricevono più attenzione negativa di altri utenti, ma essere famosi non significa che si debba accettare un livello più alto di molestie o di odio.
  • L’industria di internet (social media) ha un ruolo importante nel proteggere i suoi utenti.
  • Gli utenti possono prendersi delle responsabilità per proteggere se stessi e gli altri dalle molestie online, ma questo non solleva dalla responsabilità la persona che li sta maltrattando o molestando.
Plenaria (10 minuti)

Proponete di fare una votazione per stabilire se gli studenti sono d’accordo o meno con l’affermazione del dibattito. 

Incoraggiateli a votare onestamente; se rappresentavano una parte ma sentono di essere stati convinti dalla “opposta fazione”, allora dovrebbero votare di conseguenza.

Chiedete di riflettere sul punto finale: l’assunzione di responsabilità personale per proteggere se stessi e gli altri.

Su un grande foglio di carta, chiedete ad ogni squadra di annotare quante più strategie riescono per proteggere se stessi o gli altri dal bullismo online, dalle molestie o dall’odio.

Dovrebbero considerare le seguenti categorie:

  • Strategie comportamentali (scelte che un utente fa riguardo a ciò che crea/pubblica/condivide online)
  • Strategie tecniche (strumenti online/digitali che possono aiutare gli utenti, per esempio le impostazioni della privacy)
  • Strategie per cercare aiuto/supporto (es. strumenti di segnalazione, linee di assistenza, ecc.)

Chiedete agli studenti di condividere le loro idee.